Nel 1934, in un vigneto di Capestrano, viene rinvenuto uno dei più grandi misteri archeologici di tutti i tempi, si tratta di un monumento scultoreo, alto 235 cm, destinato ad avere una tale risonanza mondiale tanto da essere definito il “Guerriero italico” per antonomasia. Non si conosce bene la provenienza di questa magnifica opera, forse i Vestini o gli Umbri o più probabilmente i Sabini oppure le mani di genti lontane scolpirono l’imponente guerriero, ricavandolo da un unico blocco di pietra locale. Persino l’epigrafe incisa su un lato, dal basso all’alto, è scritta utilizzando un alfabeto difficile da decifrare, contribuendo così ad incrementare il mistero del “Guerriero di Capestrano”, oggi conservato a Chieti nel Museo Nazionale Archeologico